martedì 8 gennaio 2013


Lo specchio filosofico

Questo è uno spazio di dialogo e riflessione filosofica. Esso è uno specchio: il mio, ma soprattutto il vostro.


La vita è meravigliosa. Nasce, si sviluppa, fiorisce nelle sue potenzialità latenti e infine, morendo, apre la via, nuova linfa permettendo, ad altra se stessa. Noi siamo la vita. Il nostro contesto, la natura, la nostra casa, il nostro corpo, la mente. Fermiamoci un attimo e guardiamoci allo specchio: è così scontato quello che siamo? È ovvio che la realtà, si sia trasformata in quello specchio e, soprattutto, in quello che riflette? Ovviamente no. Forse è più che altro un mistero. Al di là di quello che conosciamo, siamo certi che "conosciamo"? Possiamo definirci, leggerci attraverso i resoconti che la cultura ha in serbo nei suoi scaffali. Quello che rischiamo, attraverso un'operazione di tal genere, è quello di immagazzinare concetti nati da altri individui, dal altri contesti. Ne saremmo soddisfatti? Forse si, abituati alla banalità del ladrocinio del sapere altrui. Oppure, e lo spero, direi di no. Essendo noi stessi la vita, mi chiedo se sia possibile un fertile ritorno al dialogo dove i partecipanti dello stesso siano vita pura, originale, semplice nell'essere intimamente se stessa. Alla visione di noi in quello specchio possiamo vedere altro rispetto un nome, una definizione, una sintesi di nozioni scientifiche o etiche di consumo. Possiamo essere quel che in potenza la vita è: autentica originalità. Autentici, liberi e soprattutto noi stessi. I mezzi per esprimerci sono ovviamente molteplici, dal gesto artistico all'opera della ragione che vede tutto da vette altissime. In questo frangente, che deve essere il più democratico possibile, il mezzo migliore, se non unico, è quello del dialogo. Dialogo filosofico, intendo. Spesso si sente dire "Prendi la vita con filosofia!". Massima abusata per voler dire.. tutto e niente! In effetti, cos'è la filosofia? È una biblioteca sterminata con scaffali di libri impolverati? È la sequela indefinita di pensieri di gente scapigliata e fuori di senno? Anche, non lo nego. Io credo che sia uno strumento di espressione della propria intima visione delle cose.Il mezzo di espressione della nostra visione nello specchio riflessa sarà quello del dialogo filosofico. Dialogo perché parleremo di qualcosa, e questo qualcosa sarà la nostra idea su questo qualcosa. Missione impossibile? Forse. La quotidianità, in questi tempi oscuri, esprime più silenzio e chiusura che estroverse manifestazioni di noi. Io, nella mia filosofia, ad esempio, vedo l'uomo represso da cose che nemmeno vuole. Manipolato da queste non ha la forza nemmeno di fare qualcosa per liberarsene, figuriamoci di parlare con gli altri suoi simili, repressi anch'essi! Questa rubrica è anacronistica, utopica e stravagante. Usiamola, no? Qui non pretendo di risolvere problemi, consigliare o indottrinare. Guardatevi allo specchio filosofico e interrogatelo. Chiedetevi cosa vedete e se ne avrete voglia di discuterne, facciamolo. Inviate quesiti, proposte di discussione, temi di interesse generale sulla realtà che ci circonda. Non siate timorosi di farlo. Abbiamo la possibilità di conoscere in maniera più profonda quello che vediamo, parliamone. E non lasciamo che le nostre potenzialità vitali rimangano chiuse nella loro utopia.

Antonino Ruggeri






1 commento:

  1. Per qualsiasi cosa scrivetemi pure all'indirizzo: ruggeri.antonino@gmail.com
    Non abbiate paura!

    RispondiElimina