martedì 22 gennaio 2013

IL FUTURISTA


Donnantoni, dallo Spenning iù alla Bella Vita

Viveva nel ridente paesino di Munfotti la sua tranquilla
vita da pensionato,l'anziano contadino
Donnantoni.
Il suo tempo scorreva nella quotidiana
monotonia,ravvivata dai dolci ricordi della
gioventù e dalle telefonate dei nipotini,fino a
quando, dal suo amico televisore uscì una strana
parola,Spenning iù.
Infatti un signore con i capelli
bianchi, distinto e ben vestito,che aveva
sostituito quello che somigliava a un giovane di 76
ani o un anziano di 76 anni, nel telegiornale della
sera ripeteva,con tono alquanto autoritario,sem
pre la stessa litania :tagli spenningiù, tagli spenning iù.
Queste parole sarebbero uscite ed entrate
tranquillamente dalle orecchie del Nostro se non
che, quasi con coincidenza temporale,giorno dopo
giorno, lentamente,centesimo dopo centesimo,decimo
dopo decimo,euro dopo euro, i soldi in tasca di
Donnantoni cominciarono a diminuire.
Le notti divennero insonni e quando si addormentava i suoi
sogni erano incubi.Una volta sognava di
uscire in mutande,un'altra che i suoi soldi si
trasformavano in lire e non poteva più comprare
niente;una notte,addirittura,effetto del pesce
stocco mangiato a cena, sognò di essere morto
e, per non avere avuto i soldi per comprarsi una
cella, lo dovettero tumulare in un terreno vicino
al cimitero. L'anziano si terrorizzò,
fece un salto, cadde dal letto e si spacco' la testa.
Per una qualsiasi persona al di là con gli anni,se al
peso della vecchiaia, si aggiungono pensieri invasivi compulsivi in quattro
e quattr' otto, a cavallo della depressione la morte
se lo porta via.
Ma per Donnantoni non era ancora giunto il momento.
Dallo stesso televisore della triste spenning iù,
arrivò un giorno la bona nova del ritorno du Zu Silviu.
Per il Nostro fu il toccasana di tutti i mali.
Il Sogno Italiano gli rinacque dentro, lo inebriò di
ottimismo e ntoculu ai cattivi pensieri!
La prima cosa che fece fu andare dal barbiere e costringerlo a
tingergli i capelli.
Poi preso da una irrefrenabile voglia di cambiare, rinnovò tutto
il guardaroba: pantoloni nuovi,giacche nuove,camice, scarpe Tods,calzini del Milan, mutande all' ultimo grido.
Poi andò dal suo lattoniere di fiducia e si fece
verniciare in versione splendente la sua moto ape "Càmmina" e gli ritoccò  anche il motore per aumentargli la ripresa.
Con la sua berlina messa a nuovo ogni mattina stazionava presso la scuola a guardarsile belle ragazze e, dopo che l'ultima ritardataria
era entrata in classe, andava a scorazzare per il
paese: nei bar,nei supermercati,negli uffici e
dovunque ci fosse qualcosa da sbirciare.
La sera andava in pizzeria dove tracannava quantità industriali di
birra, poi si spostava in discoteca a riempirsi
gli occhi e rintronarsi con la musica ad altissimi
decibel.
Nonostante facesse le ore piccole, la mattina,
bello e rasato,non mancava mai vicino al cancello
della scuola.
Le ragazze lo conoscevano tutte, era loro amico su facebook, lui e la sua
sfolgorante "Càmmina".
Donnantoni,ringalluzzito alquanto,aveva buttato via la maschera del vecchio
rincoglionito ed impaurito grazie al ritorno di Zu Silviu, a cui promise fedeltà
eterna.

P. Daveru


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