lunedì 9 dicembre 2013

Surreale Sicula 2013! Sabato 28 Dicembre, ore 19, Torregrotta

La copertina dell`Antologia di Surreale Sicula 2013
COMUNICATO STAMPA
Finalmente ci siamo! Dopo una lunga opera di lettura e selezione abbiamo raggiunto il difficile verdetto. Sono oltre 60 i racconti pervenutici da ogni parte d'Italia per la seconda edizione di Surreale Sicula, la stravagante competizione letteraria organizzata da Settentrionale Sicula, rivista sociale d'inchiesta che opera nella provincia tirrenica di Messina.
Ad aggiudicarsi il titolo di vincitore assoluto del concorso è il racconto La Recherche, di Antonio Pino. Nella categoria Under 30 trionfa invece Fausto Pirrello, con In culto alla balena. La giuria ha inoltre deciso di assegnare una menzione speciale al testo di Roberto Zito, È il 23 maggio e piove.
La premiazione dei vincitori si svolgerà il 28 dicembre 2013, dalle ore 19, presso la sala del Polo Servizi del Comune di Torregrotta, in via Verga 8.

Per la serata verrà organizzato un reading letterario transartistico, durante il quale, oltre ai tre racconti premiati, verrà inoltre dato spazio ad altri cinque autori, i cui racconti sono stati ritenuti dalla giuria fra i più meritevoli:

Le titolari di Domenico Rizzo
Il Bisolo di Carlinton di Francesca Giordano
Assenza di Massimo Rubbino
Sono allergica al fegato di Latrodectus
Il primo raggio di sole e l’ultimo frammento di Carmelo Nicosia

Ad ognuno dei racconti vincitori verrà abbinato un artista, che proporrà la sua performance/opera/produzione nel corso della lettura.
I racconti vincitori ed i racconti selezionati saranno inclusi e pubblicati nella speciale Antologia 2013 realizzata da Settentrionale Sicula in occasione del concorso letterario e che sarà presentata in anteprima in apertura della serata del 28 dicembre.
La partecipazione alla serata no-profit prevederà un contributo economico di 10 euro, che verranno integralmente devoluti in beneficenza ad associazioni senza scopo di lucro operanti sul territorio e nella cui entità saranno inclusi una copia dell'Antologia, una cena surreale e l'aperitivo di benvenuto. I fondi raccolti saranno impiegati per garantire la sopravvivenza di Settentrionale Sicula, un progetto editoriale che, fra estreme difficoltà, lotta ormai da tre anni per portare avanti un progetto di informazione libera e indipendente: supportare Settentrionale Sicula è una scelta molto precisa, che travalica la questione economica e si pone come fatto culturale. Siamo nati con l'aspirazione unica e principale di diventare un riferimento per tutti, uno strumento, una possibilità, un luogo fisico in cui costruire civiltà, portare le proprie idee, dimostrare con forza la voglia di ricostruire il tessuto sociale, civile e culturale del nostro territorio.
Adesso più che mai Settentrionale Sicula ha bisogno del supporto di tutti i suoi lettori e di quanti ritengano importante mantenere viva ogni voce che si batte fuori dalle logiche di potere, affinché si continui, con costanza e coraggio, a combattere per la giustizia sociale e per il bene di tutta la collettività.

mercoledì 4 dicembre 2013

Settentrionale Sicula Autunno esce soltanto in versione online

Era nell'aria, purtroppo. Dopo 12 pubblicazioni cartacee consecutive Settentrionale Sicula si ferma: l'ultimo numero della rivista, il cui link viene postato di seguito, sarà disponibile soltanto in versione telematica. Ci abbiamo provato, sino all'ultimo momento, a raccogliere le forze economiche necessarie ad andare in stampa, ma non ci siamo riusciti. La realtà cruda dei conti ci ha portato a dover compiere una scelta difficile, per noi che crediamo ancora nel prodotto materiale, nella rivista da toccare e da sentire. Quello che ci dispiace di più, che ci allarma non soltanto dal punto di vista soggettivo, ma in quanto termometro dell'interesse collettivo verso le nuove realtà presenti sul territorio, è la consapevolezza che poco, pochissimo, sarebbe bastato per permetterci di portare su carta anche le ultime inchieste di Settentrionale Sicula.
Di sponsor che ci supportino, anche con cifre minime, non se ne trovano. E badate bene che non è credibile parlare della crisi che non permette agli imprenditori locali di destinare fondi alla pubblicità. Non lo è, credibile, per almeno due ordini di motivi. Innanzitutto perchè quando scriviamo "cifre minime" ci riferiamo ad importi talmente contenuti, talmente ridotti (quaranta o cinquanta euro in un anno), da non lasciare spazio a nessuna possibile scusa. Il secondo motivo, legato al primo, è che supportare Settentrionale Sicula è una scelta molto precisa, che travalica la questione economica e si pone come fatto culturale. D'accordo o no con quello che scriviamo, in linea o no con le nostre idee, bisogna darci atto di un lavoro fatto a partire da zero, di un tentativo culturale e sociale che, fuori dalla logica politica, non ha nessun precedente.
Apparentemente, per il nostro territorio, per le comunità intorno alle quali Settentrionale Sicula è cresciuto, tutto questo non ha molto valore.
Non parliamo solo di soldi qui, non è questo il punto più importante, ma di impegno, di spazio a disposizione che cerchiamo, disperatamente, di promuovere, di offrire, per tutti quei cittadini che vogliono cercare di cambiare le cose e che hanno voglia di farlo concretamente. Non siamo un progetto di informazione patinata e non abbiamo mai assecondato, anche se ci sarebbe tornato estremamente utile, alcun vittimismo. Crediamo nel giornalismo delle cose concrete e ripudiamo le testate-progetti assurte a palcoscenico autoreferenziale di chi, come unico scopo, ha quello di legittimare se stesso di fronte alla propria coscienza in quanto soggetto impegnato.
Non facciamo opinione, diamo notizie, e questa è una novità che in tanti considerano spiacevole ed incomprensibile.
Settentrionale Sicula è nata con l'aspirazione unica e principale di diventare un riferimento per tutti, uno strumento, una possibilità, un luogo fisico in cui costruire civiltà, portare le proprie idee, collaborare attivamente verso quel cambiamento che non possiamo continuare ad urlare soltanto quando ci fa comodo, mentre poi tutto scorre e le cose, in realtà, ci vanno benissimo così come sono: mi resta da pensare che a noi, a tutti noi, è una vita che la mafia, quella del sangue e quella culturale (che ci riguarda uno per uno) ci piace combatterla soltanto nei fine settimana.
Eccoci qui adesso, di nuovo, ad elemosinare la vostra attenzione.
Non pensiamo, noi di Settentrionale Sicula, di poter fare chissà quale differenza, ma parimenti non ci rassegniamo, non vogliamo rassegnarci, all'inerzia del nostro territorio. Siamo convinti sia importante, decisivo, fondamentale, proteggere tutte le voci che si alzano fuori dal coro: questo proviamo a fare già da 3 anni e questo continueremo a fare, a qualsiasi costo.
Restiamo qui insomma, a vedere quello che succede.

lunedì 21 ottobre 2013

U mottu senza lapidi

U mottu i cent'anni giroi ca so machina muttuaria u Vaticanu,tutta Roma
e i paisi vicini. Truvoi tutti i potti di chiesi chiusi a chiavi e cu ferru
passatu.I parrini si diciunu Patri Nostri e Avi Marii 'nta sacristia e
picchì nuddu  ci vulia diri a missa a un mottu comu a chiddu.
Priebke,u tedescu SS,stavia scoppiannu nta cascia da raggia, poi
a Albanu Laziali a campana sunoi e a potta si apriu.
Era na chiesa chi appattinia o vescuvu Lefevre,u francisi chi iammoi cu Vaticanu,pa missa
in latinu pi ristari 'nta tradizioni e contra u munnu modennu. Appena sinteru
sunari a campana i vecchi pattigiani,i figghi,i niputi sa friscaru
e nisceru 'nte stradi;cacchi fascista vulia fari u scattru,ma sappunu 
'nziccari a cuda 'nto menzu e iammi e u corteu funebre appi ritunnari arreti.
Hitler e Mussolini 'nto nfennu ittaru du santiuni.
E Priebke finiu così, comu era giustu chi finia, disprizzatu i tutti.
U carnefici di Fossi Ardeatini chi pi currìu fici mazzari tricentutrentacinqu romani,
deci pi ogni tedescu chi avia murutu nta l’attentatu di via Rasella.
E i cuntoi unu pi unu, picchì a peccentuali avia 'nquatrari precisa.
Dopu a guerra si ni fuiu 'nta l'Aggentina,ma dopu quarant’anni 
u chiapparu e u puttaru nta l’Italia e fu connanatu all’eggastulu.
Davanti a unu comu a chistu è facili dari un giudiziu,ma u problema è chi razzisti 
ci ni sunnu tanti autri, chi cridunu 'nta violenza,'nta dittatura,chi ancora cridunu
a Mussolini chi manciava 'nto stissu piattu di Hitler.
Si 'nte secoli, inveci di peddiri tempu cu Romani e Visigoti, studiassimu
megghiu a storia fossi un funerali così no vidissimu 'chiù.
I nostri votazioni:  5 o Tribunali di Milanu: picchì dui e non ducentu anni
di interdizioni?
A Monti 6 picchì si ni nisciu da politia e 3 picchì ci vosuru na para d'anni mi capisci 
cu su Mauru e Casini. Risuttatu: 4 e menzu.

lunedì 14 ottobre 2013

II Edizione Surreale Sicula

Dopo il grande successo della passata edizione, Settentrionale Sicula ripropone il concorso di scrittura surreale! Ecco a voi il bando, aspettiamo i vostri racconti!
 

ART. 1. CONTENUTI E OBIETTIVI
Il concorso nasce nell’ambito della realizzazione di un numero speciale, a tema surreale, della rivista Settentrionale Sicula, con lo scopo primario di promuovere la scrittura inedita, la cultura sociale e l'impegno civile.
Si rivolge dunque a tutti coloro i quali sentono l’esigenza di raccontare e rielaborare attraverso la scrittura le idee più fantasiose e strampalate per mezzo di un testo di narrativa surreale.

ART. 2 . DESTINATARI
Possono partecipare al concorso tutti gli uomini e le donne presenti sulla terra, di qualsiasi età, nazionalità, genere e religione.

ART. 3. CATEGORIE DI PARTECIPAZIONE
Verranno istituite tre categorie, divise per fasce d’età:
Categoria Scuole
Categoria Under 30
Categoria Over 30

ART. 4. TEMA e MODALITÀ DI ELABORAZIONE
Il tema del concorso è quello della surrealtà, vale a dire di tutte quelle cose che esistono soltanto nell'immaginazione, ma cui non possiamo fare a meno di pensare.
Un orso marsicano che mangia arancini in autobus, i Radiohead che dichiarano di essere nati a Rometta Marea e di fare un grande sforzo durante i concerti per non parlare siciliano, il mare che diventa chinotto e tutti a correre e a riempire ogni genere di recipiente, sino a svuotarlo e camminare lungo una lingua infinita di sabbia nera che arriva alle isole Eolie, le Olimpiadi spostate da Rio de Janeiro a Torregrotta “perchè le infrastrutture grottesi– spiega Dilma Rouseff, premier del Brasile – sono molto migliori di quelle brasialiane”, la Samsung che decide di aprire una nuova fabbrica a Valdina.
Follie insomma, racconti di realtà altre, ultramondi paralleli, sogni ed incubi, passioni e divertimento.
La parola d'ordine è: sperimentare. Andare oltre la sensibilità comune ed esplorare il senso più illogico della fantasia irrazionale.
I testi presentati dovranno avere una lunghezza compresa tra le 3500 e le 10000 battute, esclusi gli spazi. I testi devono essere originali ed inediti. Se in una lingua diversa dall’italiano, è necessario allegare la traduzione in italiano.
Ciascun partecipante potrà presentare un massimo di due testi.

ART. 5. VINCITORI e PREMI
I racconti vincitori di ogni categoria saranno pubblicamente proclamati durante la serata di presentazione del numero speciale di Settentrionale Sicula, in programma nel mese di dicembre del 2013. Verrà inoltre scelto un vincitore assoluto, fra i tre proclamati in ognuna delle categorie.
I testi vincitori saranno inclusi e pubblicati sulla rivista speciale ed agli autori dei tre racconti vincenti saranno donati due testi di narrativa o saggistica surreale scelti dalla redazione di Settentrionale Sicula.
In occasione della serata di presentazione verrà inoltre organizzato un reading/happening artistico cui saranno invitati a partecipare gli autori dei racconti vincitori e di tutti i rimanenti testi ritenuti comunque più meritevoli. Ad ogni racconto selezionato per il reading verrà abbinata la performance inedita di un'artista ispirata dal testo, specificamente realizzata per la serata e, se possibile e dipendentemente dai casi, coordinata con gli autori dei testi selezionati.


ART. 6. MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE E SCADENZA
I testi vanno inviati alla casella di posta elettronica settentrionalesicula@gmail.com
Nell'email vanno inseriti, oltre al file contenente il racconto (.doc o .pdf), i dati personali più una breve autopresentazione (massimo 15 righe). Nel caso di minorenni, la liberatoria dovrà essere firmata da un genitore o da chi ne fa le veci.
La data di scadenza è il 4 Novembre 2013.
Non saranno presi in considerazione gli elaborati pervenuti oltre tale data.
I partecipanti al premio accettano il trattamento dei propri dati personali ai sensi del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 e successive modifiche.

Art. 7. GIURIA e SELEZIONE
La giuria del premio è composta dalla redazione di Settentrionale Sicula e presieduta dal suo direttore, Mauro Mondello.
Il giudizio della giuria è sindacabilissimo, anzi siete invitati a parlare male, ove possibile, dell'operato della giuria appena menzionata. Il giudizio del presidente e direttore non è invece sindacabile e si invitano tutti i partecipanti a tessere costantemente le lodi del suddetto.
La giuria del premio si riserva la facoltà di non proclamare i vincitori qualora nessuna delle opere presentate fosse ritenuta all'altezza.

ART. 8. DIFFUSIONE DELL’INIZIATIVA
Al presente bando viene assicurata la più ampia diffusione e promozione possibile attraverso i mezzi editoriali nella disponibilità di Settentrionale Sicula.

Art. 9. ACCETTAZIONE
La partecipazione al concorso implica l’accettazione del presente regolamento.
I partecipanti esonerano la redazione di Settentrionale Sicula da qualsiasi responsabilità nei confronti di terzi che possano ritenersi lesi o da dichiarazioni false in merito alla paternità degli elaborati inviati.
E’ facoltà della redazione diffondere il concorso e gli elaborati presentati attraverso i media locali e nazionali, utilizzare immagini relative ai partecipanti e alle loro opere senza nulla dovere a questi ultimi a nessun titolo. I testi non verranno restituiti

Art. 10. PROTEZIONE PRIVACY
I dati personali trasmessi con la domanda di partecipazione saranno trattati per le sole finalità di gestione del Concorso.
L’associazione assicura il rispetto del trattamento dati ai sensi del Decreto Legislativo 196/2003 e della normativa vigente in materia di Privacy.

Per richiedere qualsiasi ulteriore informazione è possibile scrivere all’indirizzo settentrionalesicula@gmail.com

domenica 4 agosto 2013

Attenzioni: U cani è raggiatu

Palazzu Grazioli I Agostu; all’uritta avia rivatu a Sintenza da Cassazioni, quattru anni pi Silviu e matricula macchiata pi sempri. 
Nta stanza non si sintia bulari na musca, erunu lampati e studduti, quannu iddu mintiu a manu nta sacchetta, nisciu u revolver e su puntoi a testa. Brunetta scappoi di cussa sutta u tavulu e si stuppoi i ricchi, Anciulinu Alfanu si sdivagoi nterra comu un cavaddu i cattuni, Verdini si fici rrussu comu na paparina, Bondi, povareddu, ciancia comu n’addevu, Santanchè fici un leccu e tissicoi. 
Bastava un clic e tuttu finia in tragedia. Ma a Cafargna fimmina bona e curaggiusa fici un sautu chi paria Iattu Pagliuca ci scippoi a pistola di nte mani, sa nziccoi nte mutanni e u bacioi nta bucca cu passioni.
A banda du bassottu ritunnoi a vita e fici festa. Bellusconi cu morali sutta i scappi, ma ca lingua zuccarata nisciu nta televisioni e inciurioi i Magistrati chi s’aviunu pirmittutu di cunnannarlu e ci prumittiu chi ci facia ricuddari u iunnu quannu nascerru. 
Mentri succidia stu buddellu o Quirinali non sa passaunu megghiu. 
Gioggi Napulitanu quannu sappi a sintenza ittoi un santiuni tantu fotti cu sinterru nto Vaticanu; camminava nte stanzi comu un pacciu e dicia a buci iauta: si mi fannu cadiri u Guvennu mi sparu! 
Ma u Prisidenti, puru si è nunnau, ancora a testa ci reggi e mannoi un cumunicatu stampa chi,in paroli poviri,dicia: Magistrati fustu capaci di cunnannarlu, e vabbè, ma ora ci fazzu fari a Lettinu a riforma da Giustizia e vi fazzu un culu così! Epifani chi era ncazzatu picchì s’avia strarriatu ca muggheri, passoi du Partitu Democraticu, pigghioi un microfunu e dichiaroi chiaru e tunnu chi Bellusconi era mottu e chiddi du PDL s’aviunu a mentiri u cori in paci. Dopu na picca pirò si calmò e si misi a cianciri chi l’avia cumminatu rossa e, spatti, quannu ritunnoi a casa a muggheri ci rumpiu l’ossa. 
Chi ittatura, propria quannu avia dittu na cosa di sinistra. 
Fattu sta ch’avemu da fari cu un cani raggiatu chi si chiama Silviu Berlusconi, saria u casu mu mentemu intra na voti pi sempri. Si no ni midda a so malatia e va a finiri chi ni manciamu unu cu n’autru.

lunedì 22 luglio 2013

Una pi simana di Donnantoni

Du Kazakistan   o  Berlucistan
Nta nu paisi luntanu luntanu vicinu all’Iran, sutta da Russia e prima da
Cina cumanna un cristianu scattru e fotti,u prisidenti Nazabaiev. Avi vint’anni
Chi vinci sempri l’elezioni,picchì chi soddi chi si fici cu pitroliu e cu gas si
Catta a tutti.U so partitu,Luci da Patria,spunna a tutti i banni e a l’autri ci
Lassa i muddichi. Si cacchidunu ci rumpi i scatuli,u sistema pi festi e pi
Lauranti,si ci va bona scappa a l’esteru, annunca finisci nta puliciusa.Nta
stu paisi chi si chiama Kazakistan i cosi filunu ritti,picchì u bastuni du cu
Mannu  e femmu e duru.U bancheri Abliazov,chi savia mintutu cacchi puli
Ci nta testa si n' appi scappari a Lontra, e a so mugghieri
E  a so figghia di sei anni ,Alua, i “sistimoi” a Roma. U poviru bancheri
non capiu chi avia fattu a cchiù rossa minchiata da so vita. S’avia scuddatu chi
L’Italia si chiamava puru Berlucistan. L'omini di Nazarbaiev si misiru
Daccoddu cu chiddi di Anciulinu Alfanu,u figghiozzu di Silviu,pi
amici “u Fradiciu”,e in quattru e quatrottu pigghiarru a mamma e a
Figghia, i minterru supa l’aeriu e cia’ manarru nto Kazakistan,nta bucca
e liuni. A cosa a tinerru mucciata,ma quannu nisciu o ghianu fu nu
Scannulu.Anciulinu dissi chi non sapia nenti e cia’ scarricoi e diri
Genti du Ministeru.Davanti o Parlamentu ripitiu chi era innocenti
Picchì’ non sapia nenti,passoi pi babbu,ma sa scapputtoi di dimis
Sioni e fici cuntentu o Nonnu Gioggiu chi ci teni assai o guvennu di
Lagghi intesi. Chi poi sutta sutta c’avia succidutu? Inveci di
Proteggiri na mamma e so figghia di chiddi chi ci putiunu fari
mali, ficimu o conttrariu,cia consegnammu  direttamenti.
Ommai nto munnu ni canusciunu tutti e quannu vutamu i spaddi
Ni ridunu e ni pigghiunu pu culu. Pi nenti l’Italia a nciuriunu
Berlucistan.


domenica 7 luglio 2013

Una pi simana di Donnantoni


                          L’Egittu si ni nfunna e a Merica trema

U Paisi di Farauni sta divintannu un geroglificu.Ficiru a rivoluzioni
mi si levunu a Mubarack,poi vutarru o frati Morsi Prisidenti,ora fannu
N’autra rivoluzioni mi levunu a Morsi.I cumpagni du Prisidenti scinerru
Subutu  nte stradi mu difennunu, i Generali si minterru nto menzu e
U ficiru fora e nominarru o postu d’iddu El Mansour,chiddu da Corti
Costituzionali. Spatti vonnnu puru El Baradei,u Nobel pa Paci. Fattu sta chi nte stradi e nte ghiazzi si  spara e
Non si sapi comu finisci.Obama avi u cori comu un filu di capiddu,picchì
Si ci scappa u pedi all’Egittu,nto Mediu Orienti non si capisci cchiù nenti
E si po scuddari u  pitroliu sicuru.E nta stu menti,pi inchiri a pumpetta di cosi stotti
Si mintiu u Spiuni Snowden chi “nisciu pacciu”.Dissi ,nenti di menu,
chi Miricani scutaunu  i telefonati di tutti,sms e email di nostri guvenni
europei e l’ambasciati e ntraserru a tutti i banni,magara nte cessi.
Camadora u “pacciu” è a Mosca,sutta l'anca di du bravu
Figghiolu di Putin e cecca asilu nta tuttu u munnu.Evu Morales,u Pridenti da Bolivia,chi era a Mosca,avia a accunsintutu,e quannu si nannoi i miricani ci bloccarru l’aeriu nto celu e u ficiru
Atterrari a Vienna,picchi aviunu a vaddari si si l’avia puttatu cu iddu.
Stu povuru Snowedn u ssicutunu comu u cchiù disgraziatu terrorista,ma a so
Cuppa è di fari sapiri a genti chi da democrazia oggi avemu sulu a facci picchi sut
Ta  c’è sempri a dittatura.I guvenni europei ficiru finta chi s'incazzaru cu
Padruni miricanu e cacchi d’unu fici a vuci rossa. Littino pinsoi chi era
Babbu,picchì avia statu fideli all’Allianza, mentri Silviu,pi “l’amici”,u
Fradiciu,sa ridi picchì nte brogghi si trova bonu. Inveci tanti mammi
Cianciunu di raggia,picchì i so figghi murerru nta na guerra pi difenniri
n' amicu tradituri.

martedì 2 luglio 2013

ESTRAZIONE LOTTERIA CENTOPASSI DEL 30/06/2013

  • I PREMIO    N° 845
  • II PREMIO   N° 2778
  • III PREMIO  N° 962
I VINCENTI POSSONO CONTATTARCI VIA MAIL  arci.centopassi@gmail.com

Una pi simana di Donnantoni

Accorinti  u sinnucu  scausu
 
Cìera na vota a città babba,unni cumannaunu i cappiddazzi,i cappucci e
I birritteddi,unni tuttu era femmu,tranni u ionnu e a notti e i staciuni e
Mancu i Giganti putiunu fari nenti.I soddi faciunu sempri u solutu giru
.a spazzatura fitia nte stradi,ca puzza si sintia di l’autru latu du Strittu.
Missina a muntuaunu sulu pa cumparsata chi fici a so squadra nta serii
A e pu progettu du Ponti chi non finia mai.Un ionnu pirò.supa u ponti,
chiddu du cumannu,arrivoi Silviu,pi l’”amici” u Fradiciu chi giuroi
supa a testa di so figghi,chi nta picca tempu avissi fattu tuccari a
Sicilia ca Calabria.Rinatinu Accorinti,prufissureddu di educazioni fi
Sica.,testa caudda e pinsanti,visti u piriculu chi curria a so città,chi putia
Peddiri a so biddizza e a so natura e misi avanti a so squadra du No Ponti
Lottoi  sempri e non si scuraggioi mai,nemmeno quannu erunu quattru
Iatti,picchì sintia dintra d’iddu chi facia a cosa giusta.E nta tru menti
Battagliava contru a guerra,contru a Mafia e pa dignità di chiddi chi
Sunnu cunsiderati l’ultima rota du carru.U fici cu tanta gioia e tanta
Vuluntà,ca genti si cunvinciu chi era pi daveru un bravu cristianu e i
Missinisi,chi vulinu canciari i cosi,pinsarru a iddu e u ficiru sinnucu.
Rinatu pu giuramentu si prisintoi a pedi scausi,ca so maglietta No Ponti
E chi so quattru cani e fu nu scannulu.U pigghiarru pi pacciu e pi
Sfissatu,quannu inveci vulia dimostrari c’avia ristatu chiddu di sempri.
Ora pirò pu cumpagnu Accorinti cumincia u difficili.Avi a trasiri nto
Zappatu e non avia a fari dannu,si no scinnunu i lupa da Ntinna a Mari
E su manciunu.Avi a stari attentu cu cu avi a chi fari e avi aviri fiducia,
ma non tantu.Si ci rinesci diventa un mitu,ma si malagurautamenti i
cosi ci vannu stotti, al’abbiri beddi chi criscerru nto so giaddinu ci manca
l’acqua e si siccunu,e saria un veru piccatu.

domenica 23 giugno 2013

Una pi simana di Donnantoni

Brasili,a sciarra pi biglietti di l’autubussu  e i soddi pu palluni
 
U Brasili è na nazioni ranni, china di ciumi e di foresti,di terra,di oro e di pitroliu,
di ricchi e di poviri,di modennu e anticu,unni si parra u Portoghese,na lingua chi
s’impasta nta bucca e si senti sciddicari.
Lula, e ora Gilma pigghiarru u paisi poviru e,nta quattru e quattru otto u puttarru
Nto menzu e rossi,chi ora u Brasili è nte BRIC.Ci desuru da manciari e assistenza
A cu avia cchiù bisognu e sfruttarru megghiu i ricchizzi du paisi,chi sunnu assai.
Bastoi pocu pi divintari i primi da Merica Latina e fari scola.Pigghiarru tantu pedi
Nta comunità di nazioni,chi ci desuru,l’Olimpiadi a Coppa du Munnu du Palluni e
Chidda di Confederazioni,chi stannu giucannu accamadora.Nta tru menti arrivoi
A crisi ,i prezzi chianarru,l’economia peggioroi e tanti soddi inveci si spinniunu
Pi fari i campi novi  o finiunu nte sacchetti di guvennanti.A San Paulu u Sinnucu
Aumintoi i biglietti di l’autubussi, chi faciunu schifu e arrivaunu in ritaddu.A popo
Lazioni si riuniu e protestoi,a pulizia reagiu e così u focu si laggoi,Di San Paulu
Passoi a Riu,a Brasilia,a san Sabbaturi di Baia.A genti cumincioi a protestari
Contru u govennu e chiddi du Movimentu du Passaggiu Libiru.l’MPl scriverru
Chi vuliunu i trasporti gratuiti,na scola bona e pi tutti,spitali cu bravi dutturi e
Nfimmeri.Gilma a Presidenti, e so padrozzu Lula forru pigghiati alla sprovvista
Non si spittaunu  chi u populu  chi puttoi e i sostiniu  putia iazzari a vuci.E poi,a menzu a l’autri
Cosi,c’era sta cammuria da Coppa di Confederazioni  chi s’avi a puttari a compi
Mentu. S’avissi a succediri cacchi minchiata ,u Brasili putissi ancora peddiri
L’Olimpiadi e A Coppa du Munnu e tutti l’interessi chi ci stannu d’arredi,.
Saria na maravigghia cu populu brasilianu chi vosi beni assai e du presidenti
L’avissi a ittari nterra.Ma ancora ci voli cchiù sai d’un annu di tempu pi
L’elezioni e cia ponnu fari.

lunedì 17 giugno 2013

Una pi simana di Donnantoni speciale Monforte

Un votu e libiri tutti
A so vista si inchiunu l’occhi, na bombonera nto menzu e muntagni ,na rasta di ciuri,
u paisi i Munfotti beddu e riccu di antica storia,di tantu tempu s’annava piddennu
un ionnu pi l’autru.I campani sunanu a mottu,i casi si svutavunu,nte vineddi non
si scuntrava mancu na iatta e i figghioli si ni scinniunu pi ghiusu o  si trasfiriunu
pi supa o nta Svizzira comu i patri e i nonni.Na catina fitta di figghi e figghiastri,
cumparaggi,favuri e favureddi,mbrogghi e cosi stotti tinia tuttu femmu,tranni u
riloggiu da Chesa Matri.Paria rivari a notti e non brisciri  cchiù.Ma  a storia fina a
chi ci sunnu l’omini non finisci mai.Na picca i figghioli,masculi e fimmini miscati,
studiati e ca testa supa i spaddi si menterru avanti pi costruiri u cambiamentu.
Inveci di diri paroli difficili chi aviunu stadiato a scola,parrarru semplici e chiari,
umili e sinceri.A genti si convinciu e i vutoi chi fu un veru triunfu.A ghiazza si
inchiu finu o Rusario e puru nte vineddi,svintulaunu i banneri e sunuanu i
tammuri e Pippu Cannistrà ,u novu sinnucu,u iettaunu all’aria pa cuntintizza.
Tutti si abbraccianu,si bacianu,masculi e fimmini,amici e nemici,conuscenti o
No.I campani  sunuanu a festa,a Sant’agata,a Sant’Antoniu,a San Franciscu e
Puru a Macculata.Tutti i lampadini si dumarru,i iaddi cantarru,i cani baiarru du
Passu i Sabbanu a Santu Petru,a Niculetta,a Bagheria,a l’Apucu e finu nta
Brucazza.Paria a festa i San Gioggi,i Sant’Agata,U Capidduzzu i Maria e
A Nunziatedda.Vosunu diri chi puru nto Campusantu si sintiu gridari di gioia.
A Catina era rossa e intricciata,ma un pinseri fotti ha sciugghiu.I Munfuttisi,
finalmenti,si sinterru libiri e patruni du so avveniri,chi non ci aviunu cchiù
dari cuntu a nuddu e assemi putiunu fari cosi boni.Pippu Cannistrà era unu
d’iddi,semplici e umili e chinu di vuluntà.Uno chi sapi,ma no ci interessa
farlu sapiri,unu chi avi idei chiari,ma tanti dubbi,picchì è intelligenti,uno
chi scuta all’autri,picchì  voli capiri.Munfotti  è in boni mani  Auguri.

venerdì 14 giugno 2013

Cercasi disperatamente portatori concreti di libertà

Il problema non riguarda mica i soldi. Che certo non navighiamo nell'oro, ma in questi mesi abbiamo dimostrato che in qualche modo alla fine si riesce sempre a chiuderlo il giornale.
No, il problema, purtroppo, è molto più serio.
Succede che nel 2011 abbiamo fondato questa rivista, Settentrionale Sicula. Nel febbraio del 2011. L'idea è partita dal Circolo Arci Centopassi Torregrotta, vale a dire da parte di un gruppo di persone che già da diverso tempo provava a fare del lavoro sociale e culturale in un territorio della provincia messinese, l'area tirrenica compresa fra Villafranca e Milazzo, che definire in stato di abbandono è forse riduttivo, oltre che ottimista.
I ragazzi dell'associazione hanno chiamato me, che di professione provo, con fortune economiche alterne (ma soddisfazioni professionali costanti) a fare il giornalista, e insieme abbiamo costruito quella che penso di poter considerare, con orgoglio, molto più di una rivista, cioè a dire un vero e proprio laboratorio di idee e, soprattutto, una dimostrazione vivente che non c'è niente di impossibile, nemmeno in Sicilia, neanche nella provincia di Messina: basta crederci.
Abbiamo dato alle stampe 11 numeri della rivista in due anni, abbiamo organizzato dibattiti politici su temi sentiti e delicati quale quello della costruzione dell'elettrodotto Terna a Pace del Mela, o la questione argilla a Valdina, sino all'ultimo evento di dicembre, un happening letterario con performance artistiche live, Surreale Sicula, che, nonostante se ne siano accorti in pochi, dal punto di vista organizzativo e per quel che riguarda i contenuti che siamo riusciti a diffondere, ci ha regalato grande soddisfazione.
Questa, in brevissimo, la nostra storia.
Scrivo in brevissimo perchè tutte queste cose, che sono solo una parte del nostro lavoro, le abbiamo portate avanti mettendoci passione e tempo, incontrandoci settimana dopo settimana, riunione dopo riunione, con l'unica intenzione di dare il nostro contributo al cambiamento, al cambiamento reale però, non quello di cui si parla il sabato alle 3 di notte fuori dal Rockerilla.
Non siamo gli unici, e soprattutto non siamo perfetti. Di gruppi che si muovono sul territorio fortunamente ce ne sono diversi e speriamo ne nascano sempre di più. Ne abbiamo appena avuto una splendida dimostrazione con le elezioni di Monforte San Giorgio, dove un gruppo di persone serie e determinate è riuscito nell'impresa di una vita: far diventare sindaco un ragazzo non soltanto giovane, ma a quanto pare persino onesto e preparato.
Di progetti editoriali, di spazi in cui poter esprimersi, dentro ai quali poter far sentire la propria voce in maniera strutturata, identitaria, forte e precisa, non ce ne sono invece molti. Anzi, direi che non n'è nessuno. A parte, appunto, Settentrionale Sicula.
Ecco, noi ciclicamente da più di 12 mesi, pubblichiamo qua e là, su tutti i mezzi di comunicazione a noi disponibili, un annuncio, ormai disperato, rivolto alle persone. Chiedendo di partecipare, chiedendo di venire da noi e proporci le cose che hanno da dire, tutte le cose che hanno da dire. Lo chiediamo a quelli che ogni giorno gridano che i nostri paesi fanno schifo, che non c'è lavoro, a quelli che sul loro profilo facebook pubblicano le foto del rivoluzionario “Che” Guevara e postano citazioni colte. Lo chiediamo, soprattutto, agli uomini ed alle donne, ai ragazzi ed alle ragazze, che si lamentano ogni giorno, ogni ora, in ogni tempo, esprimendo, a parole, la loro voglia di cambiare le cose.
La risposta che riceviamo, che abbiamo ricevuto, è sempre stata il vuoto, il nulla, l'assoluto silenzio.
In oltre due anni di tentativi costanti, di sforzi infiniti e sfinenti, siamo riusciti ad integrare nel gruppo originale di persone che facevano parte della nostra redazione appena due nuovi ragazzi. Senza contare che altri due, per motivi vari, c'hanno abbandonato lungo il cammino.
Noi non cerchiamo geni della scrittura, grandi letterati o dotte menti di chissà quale lunga esperienza, ma, solo e semplicemente, PERSONE.
Persone di ogni genere, età, sesso, nascita, etnia, formazione, professione e chissà cos'altro.
Persone che vogliono cercare di cambiare le cose, ma davvero, non soltanto al bar nel fine settimana.
Persone che le bandiere non le sventolano per sentirsi più uguali a qualcun altro, ma perché credono che dietro alla possibilità di scegliere un simbolo si nasconda il privilegio più grande della nostra società: la libertà.
Persone che hanno capito che il cambiamento non è un poster in una stanza o una fotografia su una maglietta, ma l'impegno civile e sociale di ogni giorno: perché il nuovo non si costruisce nel weekend, perché la rivoluzione non si fa in vacanza, perché dovremo un giorno pur dimostrare di credere davvero nelle cose in cui diciamo di credere.
Ancora, disperatamente, rinnoviamo a tutti quanti l'invito a venirci a trovare in una delle nostre riunioni di redazione, anche soltanto per la curiosità di vedere chi sono questi quattro sciroccati che provano a stampare un giornale libero in una zona in cui di libero non c'è praticamente più niente.

Vi aspettiamo...

Mauro Mondello

lunedì 10 giugno 2013

Una pi simana di Donnantoni

Sutta l’abbiri spuntoi u ciuri da libbittà
A Instanbul unni Livanti e Ponenti si vaddunu e quasi si toccunu
E si stinciunu a manu,scoppioi u finimunnu.Erdoganni,u Presidenti
Turcu,menzu democraticu e menzu religiosu,voli u so Paisi modennu
E miricanu,ma puru musulmanu. Nta ghiazza Taksim,ci sunnu abbiri
Vecchi e beddi iauti chi fannu umbra e tanta friscura;dda sutta i fig
Ghioli si riunusciunu pi ghiacchiariari,discurriri e pumiciari. Ma
Propria dda u Govennu avi prontu u progettu dill’ingiggneri pi
Costruiri un centro commecciali e na moschea pi prigari.E così
U destinu di poviri abbiri pari signatu.Nto tru menti pirò i giuvini
Turchi e puru l’anziani cuminciarru a aviri i scatuli ghini di stu Prisi
Denti pripotenti e arroganti chi,nta l’autri cosi,avia pinsatu di proibiri
Pi leggi di biviri un bicchirinu.Nta ghiazza  arrivarru chi banneri
Russi viddi e di tutti i culuri e minterru i tendi chi di dda non si
Ni vuliunu annari.A pulizzia attaccoi chi bummi pi cianciari e pi
Fari veniri a manciaciumi,chi bastuni e l’acqua ghiacciata.Ma u fo
Cu chi cuvava sutta a cinniri scoppioi e tanti iautri ghiazzi si incher
Ru di genti.Un ventu fotti cumincioi a sciusciari nta tutta a Turchia.
Sutta a l’abbiri avia nasciutu u ciuri da libbittà.

Erdoganni dopu chi avia vinciutu l’elezioni pi du voti di secutu,