martedì 29 gennaio 2013


IL FUTURISTA   di P. Daveru

Dietro le quinte del teatro dell’assurdo


La schizofrenica campagna elettorale impazza e più si avvicina il giorno delle elezioni e più il quadro politico si oscura,il ginepraio si infittisce e rischiamo di restare impigliati in un intreccio di idee malsane e di proposte folli.
Per districarsi meglio l’elettore avrebbe bisogno d iuna guida che lo conduca dietro le quinte del palcoscenico della politica e gli sveli i vari copioni.
P.Daveru, non avendo niente da perdere,si offre volentieri nell’ arduo compito.
Nel primo si legge di una “mummia” sepolta da vari scandali,fallimenti e cattive figure scolpite nel marmo che, avendo ripristinato il suo esercito di fedeli servitori, sfida gli avversari sul terreno delle tasse.
Il non vivente (un altro miracolo italiano) giura di togliere L’IMU, lucrando sui gioco d’azzardo e sulle puttane (ridere o piangere secondo l’umore prevalente).
Altri punti salienti: portare in alto il Milan, fottere la Merkel e fare una riforma epocale della giustizia in cui ritagliarsi una immunità a futura memoria.
Nel secondo canovaccio si legge di un professore di economia che,dopo un' illuminata carriera universitaria, ha avuto l’occasione di applicare i suoi teoremi alla realtà italiana, traendo la conclusione di aver salvato il paese.
Sfortunatamente tutti gli indicatori dicono il contrario:
-disoccuppazione +++++++;
-industria- - - - --;
-commercio-- - - -- ;
-consumi - - - - -;
-sevizi - - - - -;
-deficit ++++++, con il solospread in controtendenza - - - - --.
Pazzo di gioia per il suo spread calante, il Nostro continua a proporre la sua ricetta risanatrice,confortato dalla “società civile dei ricchi e benestanti”,non vedendo che tutti gli altri affondano lentamente nel pantano.
Il terzo copione è scritto a quattro mani. Da un lato c’è chi forse,se c’è bisogno,si servirebbe dell’ascia risanatrice del Professore, dall’ altro il Compagno dalla lirica facile che quell’ ascia gliela metterebbe nel di dietro al di cui sopra.
L’uno cercherebbe di trattenere “certi ricchi “, l’altro li manderebbe volentieri da Putin, l’uno sarebbe per i matrimoni gay, l’altro per i pacchi ( o pacs, in francese ).
L'uno per il ripristino dell’art.18, l’altro per i ritocchi o meglio i rintocchi e via via dividendo.
Il quarto copione è stato scritto da un attore comico, che, dopo aver riso e fatto ridere, per una strana legge del contrappasso, si è incazzato di brutto e, tramite il movimento da lui fondato, ha intenzione di sfasciare i sindacati,i partiti,le istituzioni,la stampa e vuole persino riscrivere la storia che abbiamo studiato a scuola.
E' talmente incazzato che,con la sola forza dei nervi , è riuscito ad attraversare a nuoto lo Stretto di Messina conquistando la Sicilia.
Analisti politici di primissima fascia hanno sentenziato che,se non lo si disincazza, riuscirà a distruggere tutto.
Al quinto e ultimo ci ha pensato un Cavaliere emerito di Giustizia, sbarcato dal Guatemala con furore per riunire tutta la“cosiddetta società civile” e fare la rivoluzione.
Peccato che dalle sue stanze del tribunale abbia fatto male i conti e forse gli incivili superano i civili, gli evasori i contribuenti onesti,le illegalità sono troppo diffuse e, di conseguenza, gli illegali,gli adepti della società dei consumi senza se e senza ma sono di più dei consumatori ecocompatibili,i guerrafondai più dei pacifisti.
Ci sarebbe dell’altro,ma a tutto c’è un limite.

Ca suffit.













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