venerdì 13 aprile 2012

Anteprima Numero Marzo/Aprile: l'editoriale


L'editoriale - di Mauro Mondello ( da Settentrionale Sicula N.5, Marzo / Aprile 2012)

Cosa significa vivere in un paese civile? Cosa significa esserlo, civili? Operando un ragionamento a partire dalla parola stessa è facile asserire che la civiltà si differenzia dall'inciviltà per l'educazione di quanti ve ne fanno parte, uomini e donne le cui condizioni di nascita ed esistenza sono legate al concetto di cittadinanza, dunque diritti, doveri, soprattutto regole da rispettare e di cui garantire il rispetto, nel disegno di funzionamento complessivo del rapporto tra cittadino e Stato.
Condiviso questo sistema di regole, diritti e doveri, si pone dunque un'altra domanda, ben più complessa: di chi deve avere paura un individuo? Quanti possono giudicare ed eventualmente punire le sue azioni? Beh, in un paese civile un cittadino non dovrebbe mai avere paura, ma fiducia nella giustizia, nel diritto, nella saldezza di norme che vengono applicate nel solo ed unico interesse generale della conservazione dell'ordine sociale.
Se dunque, per portare un esempio qualsiasi, una rivista decidesse di pubblicare un articolo in cui si racconta la vita di un noto boss della zona da poco scomparso, il redattore di quell'articolo ed i componenti della rivista da cui quell'articolo verrebbe pubblicato non dovrebbero avere alcuna preoccupazione, nessuna paura, ma soltanto la coscienza della buona fede e la certezza della legge, assiomi che tutti i cittadini di una civiltà dovrebbero condividere, senza distinzioni.
Si arriva quindi all'ultimo interrogativo, quello più difficile e spinoso: viviamo, noi tutti, in un paese civile?
Lo scopriremo molto presto.

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